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Per i pensionati ed i dipendenti di aziende private, il prestito diventa un diritto ed un’opportunità

27 Gennaio 2021

Correva l’anno 2005,

un anno di svolta…… per i pensionati ed i dipendenti di aziende private, il prestito diventa un diritto ed un’opportunità.

La legge finanziaria del 30 dicembre 2004 n. 311 ha esteso ai dipendenti dei datori di lavoro privati ed ai Pensionati le disposizioni relative alla cessione del quinto dello stipendio.

Le modifiche introdotte sono volte ad allargare ai soggetti prima privi di tale opportunità (lavoratori a termine, parasubordinati, pensionati di ogni ente di previdenza) che possono fare ricorso all’istituto della cessione del quinto dello stipendio (o della pensione) per ottenere finanziamenti in maniera facile, conveniente e nella massima privacy

Soggetti che usufruiscono del prestito  

La legge n. 80/2005 ha previsto la facoltà di contrarre prestiti a fronte della cessione del quinto del compenso che abbia carattere certo e continuativo per:

  1. tutti i lavoratori dipendenti statali
  2. tutti i lavoratori dipendenti di aziende private assunti con contratto a tempo indeterminato
  3. lavoratori a progetto, collaboratori coordinati e continuativi ecc.
  4. quadri e i dirigenti
  5. tutti i titolari di una pensione

Il prestito può essere richiesto anche da chi è stato soggetto a pignoramenti ed iscritto nel registro come cattivo pagatore.In quest’ultimo caso il finanziamento potrà essere utilizzato o come liquidità aggiuntiva o per consolidare i debiti pregressi.Come ogni prestito può, inoltre, essere estinto anticipatamente e totalmente.In caso di estinzione anticipata il soggetto dovrà versare all’istituto di credito il capitale residuo nonché gli interessi maturati fino a quel momento. 

Prestiti per i pensionati 

La legge ha esteso anche ai pensionati la possibilità di contrarre prestiti personali estinguibili con una trattenuta diretta sulla rata della pensione: per offrire la massima tutela ai pensionati, l’Inps ha definito tutte le modalità e le condizioni necessarie per concedere tali prestiti.L’addebito sulla pensione non può superare un quinto mensile della stessa.La rata dipende dall'importo della pensione stessa ed è calcolata al netto delle trattenute fiscali e previdenziali e in modo da non intaccare l'importo della pensione minima.

Il pensionato:

- richiede il prestito alla Banca o all'Intermediario Finanziario rivolgendosi al suo consulente di fiducia, ed in questo trova negli agenti PrestoPrestito professionalità e cortesia, un intermediario del credito iscritto negli elenchi OAM ;

L'Inps provvede a versare la quota stabilita trattenendola direttamente dalla pensione.La durata del contratto di prestito non può superare i dieci anni.I prestiti devono avere la garanzia dell'assicurazione sulla vita che ne assicuri il recupero del residuo credito in caso di decesso del pensionato.Il prestito si può chiedere con tutte le pensioni, ad eccezione di:

  • pensioni e assegni sociali;
  • invalidità civili;
  • assegni mensili per l'assistenza ai pensionati per inabilità;
  • assegni di sostegno al reddito;
  • pensioni del personale bancario;
  • assegni al nucleo familiare.

Prestiti per i lavoratori

Il legislatore ha indicato i requisiti che devono avere i lavoratori per l’esercizio della cessione.In particolare si richiede che il dipendente sia in servizio, abbia stabilità nel rapporto di impiego, percepisca uno stipendio fisso o continuativo, abbia diritto a percepire la pensione o qualsiasi trattamento di fine rapporto ed il prestito abbia durata di cinque o dieci anni.Per i lavoratori subordinati assunti a tempo indeterminato si richiede che:

  • la cessione dello stipendio non sia superiore a un quinto;
  • la cessione dello stipendio abbia durata non superiore a dieci anni;
  • i dipendenti siano addetti a servizi di carattere permanente;
  • siano muniti di stipendio o salario a carattere fisso o continuativo.

Caratteristiche 

La caratteristica fondamentale del finanziamento della cessione del quinto è che la rata viene pagata ogni mese direttamente dal datore di lavoro.

Queste le principali peculiarità:

  1. al momento della richiesta i lavoratori non sono obbligati a spiegare il motivo per cui richiedono il prestito e, pertanto, il richiedente può utilizzare il denaro come meglio ritiene opportuno;
  2. è prevista una rata massima che è un quinto del reddito mensile e si ha la possibilità di diluire il finanziamento fino a 120 rate;
  3. non possono coesistere due cessioni del quinto a meno che la cessione del quinto non sia gravante su frazioni minori di un quinto (ad esempio due cessioni di 1/10 dello stipendio);
  4. è un finanziamento a firma singola, che non necessita di altre garanzie se non di essere lavoratore dipendente
  5. la cessione si perfeziona solo con il consenso del lavoratore e del terzo creditore (la banca), senza che sia necessario anche il consenso del datore di lavoro che, ricevuta la comunicazione del contratto, è obbligato a dar corso alla cessione ad operare le trattenute sulla retribuzione.
Convenzione INPS
 Convenzione NoiPA